Stiamo costretti
alla fame reciproca
e al buio addosso.
Io e la mia pelle e la tua
pelle
e il male che c’è
e il vuoto che assimila
il vuoto che siamo.
Cenere e storielle
immaginarie
e ricordi
e qualche cosa in più
della verità.
Ma non negate le cose.
Non è necessario poi così
tanto
tutta questa malinconia
tutto questo spleen
tutto questo esistere
Come antiche idiozie
o cose che non vedrò mai e
poi mai
Io e il ghiaccio
e il ghiaccio ancora più
freddo.
Magre miserie bagnate.
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