La iena ha urlato
Il mio letto
fu su tutti un posto paradisiaco
dove un cane si stende
Una spiaggia,
la villa filosofica
davanti sulla collina.
Che gambe
che ha Alley!
Ieri nel degrado
ha vomitato l’anima
in un vassoio
mentre io le tenevo la testa
La iena
urla: “ You won’t date me!!”
in un dialetto celtico
mentre sbrana
ciò che credo sia il mio corpo
Il cadavere appeso
copre il crocifisso
lascito di mamma
Prude l’universo,
un taglio infetto
che si gonfia,
sangue su scarpe uniche.
Titano, ti prego, prendimi
e scagliami
contro il palazzo del fuoco.
Sarò contento di essere
un’arma.
Cerco di non pensare
in sanscrito
perché sporcherei l’immagine femminile
che ho dentro
Mi manca spogliarmi
e salire sulla mimosa.
A Natale
non sarà Natale
Nessun commento:
Posta un commento