Nella prima mattonella di marmo
Ho pochi anni
e tu ti sei reincarnata
nell’ossigeno nell’azoto
Si respirano anime morte
fiori degenerati dal tempo
e così sia
Agitiamoci nelle ombre
a crepare di estasi
ad esitare nei ventri
a squarciare i buchi più tossici
e puri
Deriderò
e scordatemi
Mi si stanno gelando le gambe
e vi offro insomma quest’io
E poi non l’ha voluta
più
le donne sono tutte quasi uguali
e oddio il letto che vedrò
sarà la mente che si perde
ma non si può evitare il devasto
Vorrei fosse tutto più azzurro
è normale credersi
e sorridi in fretta
sei una spiaggia a Pit Caern
sei la perdita della coscienza
sei sei sei sei solo per te
Catania regala
offerte
di tumori sociali
e mal di schiena
Ogni anno
si sta a stento ,
a piantarci negli altri
le immagini di noi
prendono sempre la scena
Così il sole tramontava
sulla pelle esistenziale
che avevamo.
Io illuminato nei
corvi bianchi
della via degli altri
della mia.
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